Ci stiamo immergendo in un’atmosfera “pauperista”?
È una “moda”, uno “status”. Essere poveri fa tendenza? Così sembra. Ce lo raccontano i cronisti che seguono i due principali eventi istituzionali in questa città.
Dalle parti del Cuppolone le piazze e le vie piene di gente hanno salutato il nuovo” Papa col nome di Francesco. Lo sappiamo quanto il francescanesimo sia pauperismo nella teoria e nelle azioni. [sulla biografia del nuovo Papa, cardinale Bergoglio, e sui suoi trascorsi non proprio “progressisti” è sufficiente dare un’occhiata a Telesur qui o negli articoli e libri del giornalista Horacio Verbitsky.
Dalle parti di Montecitorio vediamo la nuovissima compagine neo-eletta al Parlamento, i “grillini”, che si insediano in modesti appartamenti periferici, assicurano che andranno al Parlamento con i mezzi pubblici e rifiuteranno ogni beneficio.
Dal vocabolario: Pauperismo -Ideale di vita ispirato alla povertà evangelica, proprio di alcuni movimenti religiosi medievali Il pauperismo fu un sistema di pensiero spirituale, caratteristico di alcuni ordini mendicanti e di altri predicatori durante il medioevo. In contrapposizione con l’opulenza delle gerarchie ecclesiastiche, i pauperisti predicavano e praticavano l’altruismo e una vita modesta, e la preminenza delle ricchezze spirituali.
Bravissimi! Ne siamo contenti… per voi!
Non provate però a convincerci che “povero è bello”!
Intanto perché sappiamo bene quanto NON SIA VERO! E lo sappiamo da sempre in quanto poveri da sempre!
E proprio perché poveri realmente, da troppo tempo, ci siamo stufati e vogliamo cambiare questa nostra condizione. Ma cambiarla sul serio e radicalmente!, facendo quella cosa che non si nomina più ma che è sempre più necessaria e urgente: la rivoluzione!
Fatela voi l’esperienza pauperista!, vi farà bene, anche perché se le cose stavolta si mettono come pensiamo, è possibile che paupersti, cioè poveri, ci rimarrete per sempre.
Ma dai! Non vi spaventate… Abbiamo scherzato!
ascoltate qui
(Gianfranco Manfredi- Abbiamo scherzato)
